Solinas all’attacco: “La vicenda Todde smonta il mito della competenza pentastellata”

L’ex governatore critica duramente la presidente Alessandra Todde, sottolineando le implicazioni politiche e giuridiche della vicenda decadenza, e mette in dubbio la credibilità amministrativa del governo regionale.

L’ex governatore della Sardegna, Christian Solinas, non ha risparmiato critiche alla presidente Alessandra Todde e al Movimento 5 Stelle, dopo il provvedimento di decadenza emesso dalla Commissione elettorale di garanzia per presunte irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali. Con un attacco che si muove su due fronti, politico e giuridico, Solinas mette in dubbio la credibilità dell’attuale amministrazione regionale e prevede un imminente epilogo della vicenda.

Critiche alla narrazione pentastellata

Per Solinas, il caso Todde rappresenta un colpo decisivo alla narrativa dei 5 Stelle, che hanno sempre rivendicato come propri pilastri la competenza, la trasparenza e la legalità.
«Questa vicenda sgretola definitivamente l’asserito primato della competenza e della legalità vantato dalla presidente e dal Movimento», ha dichiarato Solinas.

L’ex presidente sottolinea come i presunti errori nella rendicontazione delle spese elettorali vadano ben oltre un semplice difetto formale, rivelando una gestione poco accurata e non conforme alle regole.

Implicazioni giuridiche e politiche

Dal punto di vista giuridico, Solinas è netto: «Le irregolarità commesse non sono sanabili, e la decadenza rappresenta una conseguenza naturale per violazioni di legge di questa portata».
Ha inoltre spiegato che la mancata designazione del mandatario elettorale e l’assenza di un rendiconto redatto secondo le forme di legge sono errori che non possono essere corretti a posteriori. «La norma prescrive un rendiconto sottoscritto da un mandatario elettorale, e senza questa figura il documento non ha alcun valore legale», ha aggiunto.

Dubbio sulla gestione amministrativa

Solinas non si limita a commentare il caso elettorale, ma estende le sue critiche all’intera gestione regionale targata 5 Stelle.
«Se questi metodi di gestione delle spese elettorali fossero confermati, parrebbe lecito domandarsi se la stessa superficialità o commistione di ruoli non caratterizzi anche il governo quotidiano della Regione», ha insinuato, paventando scenari preoccupanti per i procedimenti amministrativi.

“Un caso da manuale di incompetenza”

Il leader sardista definisce la situazione un esempio da manuale di incompetenza politica e amministrativa: «Non è ammissibile che una candidata alla presidenza di una regione e il suo staff ignorino regole tanto basilari». Solinas conclude con un affondo diretto: «In un contesto normale, vicende del genere rappresenterebbero l’anticamera delle dimissioni».

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