La vicenda della decadenza della presidente Alessandra Todde per irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali continua a scuotere il panorama politico sardo. Dopo giorni di silenzio, è intervenuto con una dichiarazione critica Paolo Truzzu, esponente di Fratelli d’Italia ed ex candidato del centrodestra alle elezioni regionali del 2024, che punta il dito contro quella che definisce una “legislatura decadente” a guida 5 Stelle.
La critica alla gestione Todde
Truzzu parte dalla questione della rendicontazione elettorale: «Non credo che la presidente abbia “barato”, ma è evidente che ci sono stati errori, seguiti da altri per coprire il primo. Può chi si candida a presidente di una regione non conoscere norme così semplici? E se non le conosce, come può affrontare questioni complesse come sanità, trasporti ed energia?».
Truzzu punta il dito anche sul fatto che le dichiarazioni fornite dalla presidente Todde, per correggere le incongruenze iniziali, sarebbero contraddittorie e potenzialmente lesive della fiducia pubblica: «Una delle due dichiarazioni alla Corte d’Appello non è veritiera. In un Paese normale sarebbe l’anticamera delle dimissioni».
Un invito a evitare riforme epocali
Secondo Truzzu, la situazione politica instabile richiede una gestione pragmatica per evitare ulteriori problemi:
- «La Giunta e il Consiglio regionale non dovrebbero avventurarsi in grandi riforme».
- «È necessario approvare una finanziaria tecnica per mettere in sicurezza i conti della Regione e dei sardi».
- «Dopodiché, è giusto restituire la parola agli elettori, perché questa primavera sarà decisiva per il futuro della Sardegna».
Un appello alla chiarezza politica
Concludendo, Truzzu si rivolge direttamente ai cittadini e alle istituzioni: «La Sardegna merita un governo che ispiri fiducia, che rispetti le regole e che sappia gestire la complessità del nostro territorio senza inciampare in errori evitabili. È tempo di voltare pagina, con responsabilità e trasparenza».