Dieci anni di reclusione complessivi. Questa la richiesta avanzata ieri dal pm Andrea Giganti nel processo per maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti della casa alloggio Pandora di Porto Torres. I fatti risalgono al 2016, quando il responsabile della struttura e due operatrici avrebbero sottoposto i pazienti a percosse, insulti, umiliazioni e condizioni di vita inadeguate.
Le accuse
Secondo l’accusa, i tre imputati avrebbero:
- Percosso gli anziani con schiaffi e maltrattamenti fisici.
- Legato e umiliato gli ospiti, sottoponendoli a continue ingiurie.
- Fornito un’alimentazione inadeguata e fatto patire il freddo.
- Trascurato persone non autosufficienti, affette da Alzheimer, demenza e problemi cardiaci.
Le richieste del pm
Il pubblico ministero ha ritenuto provate le responsabilità e ha chiesto:
- 4 anni di carcere per una 53enne di Porto Torres.
- 3 anni e 4 mesi per una 42enne sassarese.
- 2 anni e 8 mesi per un 43enne siciliano.
Le richieste di risarcimento
Gli avvocati Maria Carla Sunch e Carlo Manca, difensori di parte civile, hanno chiesto un risarcimento di 30mila euro per i loro assistiti. L’avvocata Valentina Porcu ha sottolineato la gravità delle lesioni da decubito riportate da una delle vittime, chiedendo una provvisionale di 10mila euro.
Le difese
Gli avvocati degli imputati hanno respinto le accuse:
- Giuseppe Murineddu, difensore del 43enne, ha sostenuto che il suo assistito non aveva responsabilità sanitarie e non poteva quindi essere ritenuto colpevole.
- Gerolamo Pala e Agostinangelo Marras, difensori delle due operatrici, hanno dichiarato che non esistono prove concrete delle violenze contestate.
Il processo
La giudice Claudia Sechi ha aggiornato l’udienza al 26 giugno, quando si terranno le repliche prima della sentenza.