La Regione Sardegna ha deciso di presentare ricorso al Tribunale Civile di Cagliari contro il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per ottenere il pagamento di 1,7 miliardi di euro di risorse mai trasferite dallo Stato. L’annuncio è arrivato dall’assessore regionale al Bilancio Giuseppe Meloni, durante un’audizione davanti alla Terza Commissione del Consiglio regionale.
Si tratta di mancati introiti derivanti dalle quote di compartecipazione ai tributi erariali che lo Stato avrebbe dovuto versare alla Sardegna dal 2010 al 2024, ma che invece sono state trattenute attraverso un meccanismo ritenuto “illegittimo” dalla Regione. Il governo centrale, pur riconoscendo il debito, ha proposto una soluzione ritenuta irricevibile: 800 milioni di euro spalmati in dieci anni, ben al di sotto dell’importo richiesto.
“È meno della metà delle somme dovute”, ha dichiarato Meloni, ribadendo che la Regione ha avanzato la richiesta di almeno 1,3 miliardi di euro, senza però ottenere un’apertura da parte del Ministero. “Per questo abbiamo deciso di intraprendere l’azione legale”.
Le cifre contestate sono aumentate in modo esponenziale negli ultimi anni. Fino al 2019, le trattenute erano inferiori ai 100 milioni di euro annui, ma dal 2021 la situazione è peggiorata: lo Stato ha prelevato 146 milioni di euro, cifra che è salita a 256 milioni nel 2022, a 454 milioni nel 2023 e infine a 385 milioni nel 2024.
Secondo l’assessore, l’assenza di queste risorse ha un impatto devastante sul bilancio regionale: “Si tratta di somme vitali per chiudere la manovra finanziaria”. Meloni ha sottolineato come questi fondi siano stati indebitamente inseriti nel Capitolo 1200 del bilancio nazionale, dove vengono registrati crediti d’imposta e agevolazioni fiscali alle imprese. “Non possono essere trattati allo stesso modo delle compensazioni previste per i tributi compartecipati”, ha spiegato.
La Regione si appella alle disposizioni dello Statuto sardo, che garantisce una quota fissa del gettito di alcuni tributi erariali, e denuncia anche una disparità di trattamento rispetto alle altre Regioni, nessuna delle quali ha subito decurtazioni di questa portata.
“Chiediamo ai giudici di accertare il nostro diritto a ricevere integralmente le quote di compartecipazione dovute”, ha ribadito Meloni. La battaglia legale mira inoltre a bloccare ulteriori decurtazioni sulle future entrate della Sardegna.