L’emergenza idrica in Sardegna si aggrava e gli agricoltori del Nord dell’Isola scendono in piazza per chiedere soluzioni immediate. Dopo le prime azioni di protesta, Coldiretti Nord Sardegna rilancia la mobilitazione e organizza una manifestazione per mercoledì 19 febbraio, a partire dalle ore 9.30, di fronte alla Diga del Cuga, nel territorio della Nurra. Il punto di ritrovo sarà la Casa Cantoniera di Scala Cavalli, nelle vicinanze del bacino ormai ridotto a un rigagnolo.
Secondo Coldiretti, la situazione è drammatica: i bacini idrici del nord-ovest della Sardegna sono ormai al di sotto dei livelli di guardia, con alcune riserve d’acqua completamente prosciugate. Il Cuga rappresenta il simbolo di questa crisi, un tempo fonte essenziale per il comparto agricolo, oggi reso quasi inutilizzabile dalla prolungata siccità.
Alla manifestazione parteciperanno agricoltori, allevatori, esponenti dei Consorzi di bonifica e i vertici dell’Anbi (Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni), che denunceranno l’assenza di un piano strutturale per la gestione delle risorse idriche. Coldiretti chiede risposte concrete alla Regione, accusata di immobilismo nonostante le ripetute sollecitazioni a mettere in atto misure di emergenza.
Dopo la protesta, una delegazione di Coldiretti sarà ricevuta dal Prefetto di Sassari, Grazia La Fauci, per esporre direttamente alle istituzioni nazionali presenti in Sardegna le difficoltà del settore agricolo e la necessità di un piano d’azione immediato per scongiurare danni irreparabili. La siccità minaccia infatti colture, allevamenti e l’intero comparto agroalimentare sardo, con ripercussioni economiche gravissime.
Gli agricoltori sardi chiedono interventi urgenti, tra cui un piano di gestione delle risorse idriche più efficiente e investimenti per l’ammodernamento delle infrastrutture di irrigazione, per evitare che situazioni simili si ripetano nei prossimi anni.