Il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato con i soli voti della maggioranza la mozione che impegna la Giunta a sollevare un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale contro il provvedimento di decadenza della presidente Alessandra Todde. L’opposizione ha abbandonato l’Aula, non partecipando alla votazione.
Il risultato finale ha visto 31 voti favorevoli e un solo contrario, espresso da Gianni Chessa (Forza Italia), chiamato dal presidente del Consiglio Piero Comandini a svolgere il ruolo di segretario durante le operazioni di voto.
Il ricorso alla Corte Costituzionale
La mozione approvata mira a contestare la legittimità costituzionale del provvedimento, che potrebbe colpire non solo la presidente Todde ma anche tutti i consiglieri regionali. La richiesta di ricorso alla Corte Costituzionale rappresenta un passo istituzionale per chiarire l’eventuale conflitto tra le norme statali e l’autonomia regionale.
Scontro politico e abbandono dell’Aula
L’approvazione della mozione ha evidenziato una profonda frattura politica. Il Campo Largo – la coalizione di maggioranza – non è riuscito a ottenere un consenso bipartisan. L’opposizione ha scelto di abbandonare i lavori, sottolineando il proprio dissenso sulla procedura adottata.
La decisione del Consiglio Regionale di ricorrere alla Corte Costituzionale apre un nuovo capitolo nello scontro istituzionale sulla decadenza della Presidente Todde. Resta ora da vedere quale sarà la posizione della Consulta e quali effetti avrà la vicenda sul governo regionale.