La villa di Renato Soru a Bonaria, ristrutturata nel 2002 dallo studio milanese Arassociati e decorata con marmo di Orosei, rischia di finire all’asta nel mese di giugno. L’immobile, che si estende su 940 metri quadrati, con 36 stanze distribuite su quattro piani e arricchito da opere d’arte di grande valore, era già stato pignorato anni fa, ma era rimasto sotto la sua custodia.
La vendita della villa di Villasimius per coprire i debiti
Per evitare la vendita all’asta della residenza di Bonaria, si punta ora sulla cessione della villa sul mare di Villasimius, un’esclusiva proprietà di 450 metri quadrati, dotata di eliporto privato e 24 ettari di terreno. L’immobile è sul mercato dal 2012 per una cifra di 24 milioni di euro e la sua vendita potrebbe consentire di risolvere definitivamente la situazione debitoria.
I debiti e il contenzioso con la banca
Banca Intesa reclama il rimborso di un debito contratto nel 2017. Soru aveva acceso un mutuo di circa 7 milioni di euro per far fronte a una controversia fiscale con l’Agenzia delle Entrate, ma non è riuscito a saldare l’intero importo. A questo si aggiungono i debiti pregressi legati alla società Cuccureddus srl, messa in liquidazione nel 2014, con crediti non saldati nei confronti della banca per un totale di 16 milioni di euro, oltre a 500 mila euro di altri creditori.
In totale, l’ex europarlamentare deve saldare circa 23 milioni di euro, ma ha assicurato che la questione verrà risolta a breve: “Nei prossimi giorni la situazione verrà definitivamente risolta. È una vecchia vicenda legata a un contrasto con la banca per questioni del mio precedente lavoro”, ha dichiarato a Casteddu Online.
Precedenti sequestri e pignoramenti
Nel 2018, l’ufficiale giudiziario aveva già sequestrato due dipinti dal valore di 70mila euro, in seguito a parcelle inevase nei confronti del suo ex avvocato.