La proroga dell’esercizio provvisorio del Bilancio 2025 fino al 31 marzo è stata approvata questa mattina dal Consiglio regionale della Sardegna con 31 voti a favore e 24 contrari. Il provvedimento, giustificato dalla necessità di ulteriori tempi tecnici per esaminare la manovra finanziaria, ha scatenato un duro scontro politico tra la maggioranza e l’opposizione.
Durante la discussione in Aula, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, ha attaccato frontalmente la Giunta, sostenendo che l’iter della finanziaria sia stato rallentato per una questione di puro potere politico da parte della presidente Alessandra Todde. Secondo Truzzu, la scelta di discutere prima la riforma sanitaria e poi il Bilancio dimostrerebbe che la presidente vuole imporre la sua leadership sui partiti, trasformando quello che avrebbe dovuto essere l’obiettivo principale in una questione secondaria.
Di tutt’altro avviso la maggioranza, che attraverso il presidente della Commissione Bilancio, Alessandro Solinas (M5S), ha ribadito la necessità della proroga per garantire un esame approfondito della manovra. Anche il vicepresidente della Giunta, Giuseppe Meloni, ha difeso la decisione, sottolineando che il ritardo è stato causato dall’eredità di un bilancio triennale non predisposto dall’attuale governo regionale e da un margine finanziario ridotto a soli 300 milioni di euro.
Meloni ha poi rivolto un appello alla minoranza, invitando a una collaborazione costruttiva per affrontare la delicata situazione economica della Regione. Tuttavia, l’opposizione ha continuato a puntare il dito contro il Campo largo, accusandolo di irresponsabilità e cattiva gestione.
Il dibattito sulla finanziaria resta quindi aperto e si preannuncia acceso nelle prossime settimane, con il rischio di un ulteriore slittamento che potrebbe compromettere l’approvazione della manovra nei tempi previsti.