Un’operazione straordinaria della Polizia Penitenziaria ha portato al sequestro di hashish, cocaina e quattro coltelli a serramanico all’interno del carcere di Bancali, a Sassari. Il ritrovamento conferma le difficoltà nel contrasto all’ingresso di materiali illeciti negli istituti penitenziari, una problematica più volte denunciata dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).
Il dirigente per la Sardegna del Sappe, Antonio Cannas, ha espresso apprezzamento per il lavoro degli agenti, sottolineando come, nonostante la carenza di personale e mezzi, la Polizia Penitenziaria continui a garantire la sicurezza all’interno delle strutture carcerarie.
Anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha lodato l’operato degli agenti, evidenziando un’altra emergenza: la presenza illegale di telefoni cellulari nelle carceri italiane. Secondo i dati forniti dal sindacato, tra il 2022 e il 2024 sono stati sequestrati quasi 5.000 dispositivi mobili negli istituti di pena, dimostrando come la questione sia ancora irrisolta.
Capece ha nuovamente sollecitato un intervento immediato da parte del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria di Cagliari e del Ministero della Giustizia, chiedendo misure straordinarie per la sicurezza, tra cui lo schermaggio delle strutture e l’adozione di sistemi anti-droni per impedire il trasporto illecito di materiali all’interno degli istituti.
“La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è a rischio. Non possiamo più permetterci che episodi di questo tipo diventino la norma”, ha concluso Capece, ribadendo l’urgenza di interventi concreti per il miglioramento della sicurezza nelle carceri italiane.