La situazione sanitaria nel carcere di Cagliari è ormai un’emergenza inaccettabile, che necessita di una soluzione immediata. A denunciarlo è la garante dei detenuti della Sardegna, Irene Testa, che ha chiesto un’azione urgente da parte della Procura generale, qualora la Asl non fosse in grado di fornire risposte concrete.
Secondo Testa, il penitenziario si trova in una condizione di estremo disagio, aggravata dai problemi di sovraffollamento. Tra le criticità più gravi, la garante segnala la mancanza di vestiti e scarpe per alcuni detenuti stranieri e la gestione inadeguata dei reclusi con disturbi psichiatrici, spesso costretti a vivere in celle lisce senza materasso e cuscino, invece di ricevere un adeguato supporto sanitario in strutture idonee.
L’emergenza si riflette anche sul personale penitenziario, costretto a operare in condizioni estremamente difficili. Testa ha ricordato il caso di un agente aggredito da un detenuto con problemi psichiatrici, che non avrebbe dovuto trovarsi in carcere, ma in un centro specializzato.
A peggiorare ulteriormente la situazione è la mancanza di una direzione sanitaria, dopo le recenti dimissioni della dirigente medica, che hanno paralizzato la gestione sanitaria all’interno dell’istituto, dove si trovano oltre 750 detenuti.
La garante dei detenuti chiede un intervento immediato, sottolineando che l’attuale stato della casa circondariale viola i diritti umani e richiede una risposta concreta dalle istituzioni.