Il 25 maggio 2024, in località Zinziodda Li Buttangari, si è verificato un grave episodio che ha portato all’attuale procedimento giudiziario. Antonio Nieddu, 50enne sassarese, alla guida di un furgone cassonato avrebbe sfondato il cancello della proprietà di Giovanni Gaias, 54 anni, investendolo e facendolo volare per sei metri. Secondo le accuse, il movente sarebbe legato alla volontà dell’imputato di recuperare alcuni strumenti di sua proprietà, tra cui un demolitore, un pallet di tegole e dei cambi dell’olio, che Gaias avrebbe trattenuto da circa un mese.
Le conseguenze per la vittima
A seguito dell’investimento, Gaias ha riportato gravi lesioni, tanto da ricevere una prognosi di 45 giorni. Un’ulteriore valutazione medica dell’Asl ha poi stabilito per lui un’invalidità permanente del 30%, con difficoltà nel camminare e problemi motori a un braccio. L’uomo non sarebbe più in grado di lavorare e ha presentato domanda per ottenere una pensione di invalidità.
Il processo e la richiesta di risarcimento
Nei giorni scorsi si è svolta un’udienza presso il tribunale di Sassari, presieduta dal giudice Giancosimo Mura, con Monia Adami e Sara Pelicci come giudici a latere. Durante l’udienza è stata ammessa la costituzione di parte civile per un risarcimento di 250mila euro, cifra richiesta dall’avvocato Sabina Useli per danni materiali e morali.
Un ulteriore nodo giuridico riguarda la responsabilità civile: il furgone utilizzato nell’incidente non era coperto da assicurazione. Per questo motivo, l’avvocato della parte lesa ha deciso di citare in causa la compagnia Reale Mutua, che in questi casi interviene attraverso il fondo di garanzia per le vittime della strada.
Le difese degli imputati
A difendere l’imputato Antonio Nieddu sarà l’avvocata Alessandra Delrio, che dovrà dimostrare la non intenzionalità dell’atto e contrastare le accuse di tentato omicidio.