Il futuro incerto del liceo Alberti a Cagliari: scadenza della concessione e possibili soluzioni

L’edificio di Su Siccu, in parte inagibile, ospita 24 aule ed è situato su un terreno demaniale per il quale la Città Metropolitana paga un canone annuo di 8.656 euro all’Autorità portuale dal 1972

scuola

Il liceo Alberti di Cagliari si avvicina a una scadenza cruciale: nel 2027 dovrà lasciare la sede storica di viale Colombo, occupata da 53 anni, a causa dell’incompatibilità con il Piano regolatore portuale. La concessione dell’Autorità portuale, proprietaria dello stabile, non può essere ulteriormente prorogata, ponendo così una seria incertezza sul destino dell’istituto e dei suoi studenti.

Una situazione complessa tra vincoli urbanistici e esigenze scolastiche

L’edificio di Su Siccu, in parte inagibile, ospita 24 aule ed è situato su un terreno demaniale per il quale la Città Metropolitana paga un canone annuo di 8.656 euro all’Autorità portuale dal 1972. Tuttavia, il Piano di sviluppo portuale del 2011 prevede per quell’area una destinazione legata ad attività turistico-ricreative connesse alla nautica, rendendo la presenza dell’istituto non più compatibile con la pianificazione urbana.

Questa situazione impedisce anche l’accesso a finanziamenti regionali per la ristrutturazione, che richiedono garanzie di continuità d’uso per almeno cinque anni. L’alternativa di un trasferimento o addirittura la cancellazione della scuola solleva numerose preoccupazioni, soprattutto per gli studenti provenienti dall’hinterland.

Primo incontro tra Città Metropolitana e Autorità portuale

Martedì si è svolta una riunione tecnica tra la Città Metropolitana e l’Autorità portuale, con l’obiettivo di trovare una soluzione temporanea. Il presidente dell’Autorità portuale, Massimo Deiana, ha sottolineato le difficoltà legate all’iter burocratico necessario per modificare il Piano regolatore, soprattutto in prossimità della scadenza del suo mandato.

Sul fronte politico, si muove anche il sindaco Massimo Zedda, che ha inserito la questione Alberti tra i temi chiave della sua campagna elettorale. Tuttavia, le difficoltà nel garantire un’alternativa concreta spingono alla cautela: “Stiamo lavorando per assicurare una serenità sull’uso dell’immobile e poter fare degli interventi”, ha dichiarato il primo cittadino.

Il cantiere in ritardo della sede del Martini

Intanto, slittano i tempi per il completamento dei lavori della sede dello storico Istituto tecnico commerciale Martini, situata in via Sant’Eusebio. La conclusione dei lavori, inizialmente prevista per dicembre 2024, è stata posticipata di sei mesi, a causa di danni strutturali imprevisti nella copertura dell’edificio.

Secondo Andrea Loi, dirigente dell’Edilizia scolastica della Città Metropolitana, la consegna dei lavori è stata rinviata a giugno 2025, con la speranza che la scuola possa essere operativa per il prossimo anno scolastico, dopo il necessario bando per l’acquisto degli arredi. Una volta completato il trasferimento del Martini, la sede di viale Ciusa sarà liberata e resa disponibile per altri istituti scolastici, aprendo nuove possibilità di riorganizzazione degli spazi educativi in città.

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