Nuovo sopralluogo questa mattina in via Ghibli, nel quartiere del Sole, dove il 5 dicembre scorso furono trovati senza vita Luigi Gulisano, 79 anni, e sua moglie Marisa Dessì, 82. A cinque mesi dal ritrovamento, i carabinieri del Ris, accompagnati dal sostituto procuratore Rossana Allieri, sono tornati nell’abitazione della coppia per una nuova ispezione tecnica, i cui motivi ufficiali non sono stati resi noti, ma che potrebbe rappresentare una tappa cruciale nell’inchiesta.
Gli investigatori sarebbero intenzionati a ricostruire con la massima precisione la dinamica della morte dei coniugi, concentrandosi in particolare sulla posizione anomala dei corpi, rinvenuti nello studio di casa. Si ipotizza che possa essere in corso la realizzazione di un modello tridimensionale della scena del presunto crimine, uno strumento utile a verificare l’eventuale spostamento dei cadaveri dopo il decesso.
Indagini su segni e impronte
Oltre alla posizione dei corpi, il sopralluogo si sarebbe concentrato su possibili segni di trascinamento, impronte di scarpe e altri elementi compatibili con un’azione post mortem. Tuttavia, non sono emerse conferme ufficiali sui rilievi effettuati né sulla presenza di nuove prove decisive.
Unico indagato: il figlio Claudio Gulisano
Presente sul posto anche l’avvocato Luigi Sanna, legale di Claudio Gulisano, 44 anni, figlio minore della coppia, attualmente detenuto dal 31 dicembre con l’accusa di duplice omicidio. Le indagini continuano a concentrarsi sulla sua figura, anche se il movente e la dinamica esatta dell’omicidio restano ancora avvolti nel mistero.
Il caso di via Ghibli, che ha scosso profondamente la comunità cagliaritana, potrebbe presto registrare sviluppi significativi. Gli inquirenti proseguono nel tentativo di ricostruire ogni dettaglio utile a chiarire se si sia trattato di un delitto premeditato o di un drammatico gesto d’impeto.