“Ponti in vista”, promette la home page del sito Tirrenia-Moby, con un’offerta pensata per chi sogna una Pasqua in Sardegna a prezzi accessibili. L’invito a prenotare subito campeggia in arancione, e promette tariffe a partire da 48 euro per adulto. Ma basta provare a simulare una prenotazione reale per scoprire che, ancora una volta, tra la promessa commerciale e l’effettiva possibilità di viaggiare c’è un abisso.
Cabine introvabili, solo poltrone
Per chi parte da Civitavecchia, ad esempio, non risultano cabine disponibili, non solo su Tirrenia, ma su nessuna compagnia, rendendo la traversata notturna tutt’altro che confortevole, specie per chi viaggia con bambini. L’unica opzione resta la poltrona, ben lontana da un’idea di vacanza rilassante, soprattutto considerando le lunghe ore di navigazione.
Viaggiare con la famiglia? Quasi 800 euro
E se si prova a prenotare con una famiglia tipo – due adulti, due bambini (8 e 10 anni), con auto al seguito – per le date del ponte pasquale (partenza il 17 aprile, ritorno il 21), si scopre che il costo del viaggio lievita fino a 798,42 euro per la sola traversata Genova-Porto Torres con Tirrenia. Una spesa proibitiva per molti nuclei familiari, specie se sommata a pernottamenti, pasti e attività durante il soggiorno.
Una beffa per il turismo sardo
Questa situazione non fa che aggravare le difficoltà nei collegamenti da e per l’Isola, che da anni lamenta problemi sia nei trasporti navali che aerei. Il rischio, concreto, è che anche in periodi potenzialmente strategici per il turismo come la Pasqua, la Sardegna resti isolata e inaccessibile per gran parte dei viaggiatori, nonostante l’immensa offerta naturalistica e culturale.
Mentre le compagnie promuovono offerte accattivanti che difficilmente si traducono in reali occasioni di risparmio, le famiglie si scontrano con la realtà di tariffe elevate, posti limitati e poca flessibilità, in un contesto che penalizza tanto i turisti quanto l’economia locale.