Il Consiglio Comunale di Cagliari ha approvato all’unanimità una variante non sostanziale al Piano Urbanistico Comunale (PUC), aprendo la strada a un intervento di riqualificazione urbana nel quartiere di San Michele, uno dei contesti più popolosi e complessi della città. La decisione riguarda in particolare l’articolo 47 delle Norme tecniche di attuazione, che disciplina l’Unità cartografica 6 – comprendente l’area tra via Premuda, via Abruzzi e i comparti di edilizia residenziale pubblica situati tra le vie Bosco Cappuccio, Laghi Masuri, Podgora, Verdun, Ardenne, Carnia e Le Somme.
Sala del Regno e spazio urbano rinnovato
Il progetto prevede la realizzazione di una Sala del Regno per i Testimoni di Geova, che troverà spazio in un edificio destinato all’esercizio della libertà religiosa, come previsto dal nuovo assetto del PUC. L’intervento assume una forte valenza sociale e urbana, contribuendo a qualificare un’area che necessita da tempo di interventi strutturati e inclusivi.
Accanto all’edificio religioso, è prevista la realizzazione di un corridoio pedonale attrezzato con aree verdi, che collegherà via Premuda e via Bosco Cappuccio. L’infrastruttura mira a migliorare l’accessibilità pedonale e la fruizione degli spazi pubblici, con una visione orientata al benessere e alla sicurezza urbana.
Una variante “non sostanziale” ma strategica
La variante approvata rientra tra le modifiche non sostanziali e segue la procedura semplificata prevista dalla Legge Regionale 45/1989, che consente un iter più rapido per modifiche localizzate che non alterano l’equilibrio complessivo del piano. Si tratta, in questo caso, di una trasformazione circoscritta ma significativa, che punta a rafforzare l’identità del quartiere e a promuovere la coesione sociale.
Nei prossimi passaggi, la delibera sarà trasmessa alla Regione Sardegna e alla Città Metropolitana di Cagliari, per le consuete verifiche di competenza urbanistica e ambientale. Una volta superati questi controlli, partirà l’iter per il rilascio del permesso di costruire convenzionato, che prevede anche la condivisione pubblica del progetto e l’approvazione dello schema di convenzione urbanistica tra pubblico e privato.
Un segnale politico e urbanistico
L’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Comunale rappresenta un segnale politico di coesione e sostegno allo sviluppo equilibrato della città, con attenzione anche ai diritti religiosi e alle necessità infrastrutturali delle comunità. In un quartiere che da anni attende risposte concrete, la variante al PUC rappresenta un passo avanti nella direzione di un’urbanistica più inclusiva e partecipata.