La Regione Sardegna ha approvato una nuova disciplina per il controllo analogo delle società partecipate, introducendo importanti novità volte a semplificare le procedure e rafforzare la governance pubblica. Il provvedimento, definito “Disciplina del controllo analogo sulle società partecipate dalla Regione”, mira a rendere più efficiente e coerente l’attività delle società in house rispetto alle linee strategiche della Giunta e agli obblighi normativi nazionali e comunitari.
Governance riformata e semplificata
Il nuovo assetto normativo nasce da un lavoro coordinato tra assessorati, culminato in una cabina di regia intersettoriale. Una delle principali novità consiste nella centralizzazione delle competenze in capo alla Giunta, che d’ora in poi approverà i documenti di programmazione e i bilanci delle società partecipate, funzioni finora attribuite ai singoli assessori. Questo passaggio segna un’evoluzione nella visione strategica del controllo, allineando le attività delle partecipate agli obiettivi del governo regionale.
Focus su efficienza, economicità e qualità
L’affidamento di servizi in modalità “in house providing” richiederà una valutazione preventiva che dimostri la convenienza economica, la qualità e la rapidità di esecuzione, oltre all’idoneità della società in termini organizzativi e di risorse. Il controllo analogo si articola in tre livelli:
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Ex ante, con la verifica preventiva della coerenza tra strumenti aziendali e indirizzi politici regionali;
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Contestuale, attraverso un monitoraggio costante delle performance gestionali, economiche e contrattuali;
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Ex post, con il controllo dei consuntivi, l’approvazione del bilancio e l’analisi degli scostamenti rispetto agli obiettivi.
Obblighi e principi per le società in house
Le società soggette al controllo analogo dovranno rispettare precisi obblighi, tra cui:
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Reclutamento e incarichi nei limiti di spesa stabiliti;
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Politiche retributive coerenti con gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica;
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Applicazione della normativa sugli appalti pubblici;
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Aderenza alle normative su trasparenza, anticorruzione e pubblicità.
Tali vincoli rafforzano la trasparenza amministrativa e l’accountability delle partecipate, ponendo l’accento sulla responsabilità nella gestione di risorse pubbliche.
Relazioni semestrali e monitoraggio costante
Un altro punto centrale della riforma riguarda la rendicontazione periodica: entro il 20 luglio di ogni anno, ciascuna società dovrà inviare alla Regione una relazione semestrale, corredata da:
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Prospetti contabili aggiornati,
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Indicatori di andamento economico-finanziario,
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Stato di attuazione degli obiettivi,
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Situazione del personale e delle collaborazioni,
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Sintesi delle operazioni rilevanti concluse o in fase di conclusione.
Questa misura rappresenta uno strumento di controllo strutturato e puntuale, in grado di offrire un quadro aggiornato della gestione e delle sue prospettive.