La Pasqua in Sardegna si prepara a essere celebrata tra la voglia di evasione e l’incognita del maltempo. Le previsioni meteo non promettono giornate pienamente primaverili, ma ristoranti, agriturismi e hotel dell’isola confermano il pienone di prenotazioni. La determinazione a non rinunciare alle festività pasquali spinge sardi e turisti a sfidare il cielo grigio in nome del relax e della buona tavola.
Dopo settimane di tempo instabile, il bisogno di vivere la primavera all’aperto sembra prevalere. Marzo e aprile hanno finora regalato poche giornate di sole, rendendo ancora più forte il desiderio di uscire e trascorrere qualche ora lontano da casa. Anche per questo, le strutture ricettive si dichiarano pronte ad affrontare l’eventualità di pioggia, garantendo comunque ospitalità e servizi.
«Sarebbe un peccato se il maltempo dovesse danneggiarci seriamente», ha dichiarato Simone Ciferni, presidente regionale degli agriturismo aderenti a Terranostra. «Ma siamo preparati ad accogliere migliaia di ospiti, offrendo un’esperienza enogastronomica autentica e a chilometro zero». In caso di pioggia, le attività previste all’aperto saranno semplicemente riorganizzate negli spazi al chiuso, senza compromettere la qualità dell’esperienza.
L’ottimismo regna tra gli operatori del settore, forti di agende ormai piene e di una domanda turistica in crescita. Il comparto dell’accoglienza punta non solo sulla bellezza dei paesaggi, ma anche sulla ricchezza delle tradizioni locali, che durante il periodo pasquale si esprimono in appuntamenti religiosi, eventi culturali e sapori tipici.
Il week-end pasquale rappresenta una tappa strategica per la stagione turistica sarda, spesso indicativa dei flussi che caratterizzeranno i mesi successivi. La speranza condivisa è che le condizioni meteo non compromettano un momento importante per l’economia locale e il rilancio del turismo nell’isola.