Un piano criminale meticoloso, nessun rimorso, diciassette menzogne. È con queste parole che il pubblico ministero Marco Cocco ha chiuso la sua requisitoria nel processo a Igor Sollai, l’uomo accusato del femminicidio pluriaggravato della moglie Francesca Deidda, avvenuto a San Sperate nel maggio del 2023. Per lui, il magistrato ha chiesto l’ergastolo con un anno di isolamento diurno, sottolineando la gravità e la premeditazione del delitto.
Durante l’udienza tenutasi oggi davanti alla Corte d’assise di Cagliari, il pm ha ripercorso minuziosamente gli eventi che hanno condotto alla morte della 42enne, ricostruendo una narrazione giudicata semplice ma drammatica: una vita spezzata e un depistaggio accurato per tentare di eludere la giustizia. “Non una vera confessione, ma solo dichiarazioni utili a ottenere uno sconto di pena”, ha affermato Cocco. “Sollai ha mentito su almeno diciassette aspetti chiave delle indagini”, ha aggiunto, accusando l’imputato di aver portato avanti un disegno articolato che comprendeva preparazione, esecuzione, messa in scena del crimine e tentativi di inquinamento delle prove.
Il pubblico ministero ha sottolineato l’assenza totale di pentimento, indicando la strategia difensiva come un ulteriore tentativo di eludere le proprie responsabilità. “Che altro avrebbe potuto fare di peggio Igor Sollai? Nessuno sconto”, ha ribadito in aula con fermezza.
Il processo è giunto a un momento cruciale. La prossima udienza è fissata per il 28 maggio, quando prenderanno la parola le parti civili e i legali della difesa, Carlo Demurtas e Laura Pirarba. In quella stessa data è attesa anche la sentenza della Corte, che dovrà pronunciarsi sulle numerose aggravanti contestate all’imputato: l’uccisione del coniuge, la crudeltà, i motivi futili e abietti, oltre alla premeditazione.
Francesca Deidda, secondo quanto emerso dagli atti – oltre 5.000 pagine di indagini – viveva una vita ordinaria, interrotta bruscamente in circostanze che l’accusa definisce agghiaccianti. La sua storia è diventata simbolo di un’altra tragedia domestica che si sarebbe potuta evitare, mentre la giustizia si avvicina alla sua conclusione in aula.