Un carico illecito di 2.196 giocattoli contraffatti e potenzialmente pericolosi è stato sequestrato al Porto Canale di Cagliari, durante un’operazione congiunta tra l’Ufficio Dogane locale e la Guardia di Finanza del Comando Provinciale. Il materiale, proveniente dal Marocco e diretto verso la Tunisia, è stato intercettato presso la banchina MITO, durante un controllo doganale su una nave portacontainer proveniente da Tangeri.
Contraffazione e sicurezza: un doppio rischio
I giocattoli sequestrati riproducevano marchi noti e ampiamente diffusi tra i più piccoli, in violazione delle normative europee in materia di proprietà intellettuale. Oltre a essere contraffatti, i prodotti non rispettavano i requisiti di sicurezza previsti per il mercato europeo, risultando dunque potenzialmente pericolosi per la salute dei bambini.
Secondo quanto emerso dalle verifiche, i giocattoli erano privi delle necessarie certificazioni CE e delle etichettature obbligatorie previste dalla normativa comunitaria, confermando l’elevato rischio di esposizione a sostanze nocive o componenti meccaniche pericolose.
Rafforzata la cooperazione Dogane-GdF
L’operazione rappresenta un risultato tangibile della sinergia tra l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza, che di recente hanno sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa per rafforzare la lotta alla contraffazione. L’iniziativa si inserisce tra le priorità indicate dall’Unione Europea, che considera il contrasto ai traffici illeciti una componente chiave per la tutela dei consumatori e del mercato legale.
Le attività congiunte non si limitano al sequestro dei prodotti, ma mirano a smantellare le reti logistiche e commerciali che alimentano la diffusione di merce contraffatta, spesso realizzata in condizioni di scarsa qualità e senza controlli sanitari.
Indagini in corso sulla filiera del falso
Sono attualmente in corso indagini approfondite per identificare i soggetti coinvolti nell’organizzazione e nella spedizione del carico illegale, al fine di risalire ai vertici della catena di approvvigionamento della merce contraffatta. L’obiettivo è non solo reprimere il singolo episodio, ma colpire alla radice le reti che operano nel commercio illecito a danno di consumatori e imprese oneste.