Aggredita in pieno giorno mentre tornava da scuola, in una delle piazze più sorvegliate della città. È quanto accaduto ieri a una ragazzina, vittima di uno scippo fulmineo mentre attraversava sulle strisce pedonali. I responsabili, due individui non ancora identificati, le hanno strappato la felpa legata in vita, un gesto improvviso e pericoloso, che solo per fortuna non si è trasformato in una caduta con conseguenze fisiche più gravi.
L’episodio si è verificato attorno alle 13, in una fascia oraria considerata sicura, quando centinaia di studenti si spostano tra scuole e abitazioni. La giovane, appena scesa dal bus, si trovava in una delle zone centrali della città, dotata di impianto di videosorveglianza attivo, ma ciò non ha impedito ai malintenzionati di agire con rapidità e spregiudicatezza, fuggendo indisturbati.
“Per fortuna non è caduta e non si è fatta male, ma mi chiedo: dobbiamo avere paura anche alle 13 del pomeriggio?”, si sfoga un parente della ragazza, evidenziando il senso di insicurezza che cresce tra i cittadini, soprattutto tra i genitori di adolescenti che ogni giorno percorrono le stesse strade.
La dinamica dell’aggressione – rapida e mirata – fa pensare a un’azione premeditata o comunque non estemporanea. Gli inquirenti stanno ora visionando le immagini delle telecamere per cercare di identificare i due autori, mentre tra i residenti monta la preoccupazione per l’audacia sempre più evidente di chi delinque anche in piena luce del giorno.
L’episodio ha rilanciato il dibattito sulla sicurezza urbana, con richieste di un maggiore presidio delle aree centrali nelle ore di punta e una più efficace azione preventiva. In molti si chiedono se la presenza delle telecamere, da sola, sia sufficiente a scoraggiare i reati, visto che in questo caso non ha evitato l’aggressione né favorito un intervento immediato.