La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha affrontato il tema della sua possibile decadenza a margine del vertice di maggioranza tenutosi questa mattina a Villa Devoto. Todde ha denunciato uno “sciacallaggio politico” che, a suo avviso, ha tentato di alterare il risultato democratico delle elezioni. “Aspetterò serenamente quello che i giudici diranno – ha spiegato – poi valuterò i prossimi passi. È importante far capire ai cittadini che questo è un dibattito che si svolge nelle aule di tribunale, non in politica”.
La governatrice si è detta “fiduciosa e tranquilla” dopo l’udienza di ieri, sottolineando che i giudici devono esprimersi entro 60 giorni. Ha inoltre ribadito la solidità del suo operato durante la campagna elettorale, difendendo la coesione del Campo largo, la coalizione che sostiene la sua giunta. “Il Campo largo non si è mai fermato – ha aggiunto – e lo dimostrano i risultati concreti sul turismo, il lavoro, lo sviluppo economico e progetti strategici come l’Einstein Telescope”.
Todde ha inoltre evidenziato la necessità di una condivisione politica più forte, soprattutto per la gestione di settori delicati come la sanità. “Quando si affrontano passaggi importanti, come quelli sanitari, è fondamentale coinvolgere tutte le forze politiche per comunicare correttamente con i cittadini”. In questo senso, ha sottolineato come gli elettori “non vogliano più assistere a battibecchi politici ma pretendano risposte” su temi chiave quali liste d’attesa, sanità territoriale e stato degli ospedali.
La presidente ha poi evidenziato le criticità ereditate, tra cui “un livello di conflittualità molto alto” nel sistema sanitario regionale. “I commissari avranno un ruolo fondamentale di pacificazione – ha spiegato – dovranno riconnettersi col territorio e sostenere le forze politiche nel fornire risposte efficaci”.