L’assessore all’Urbanistica della Sardegna, Francesco Spanedda, ha commentato la decisione della Giunta di adottare il Decreto “Salva Casa” in maniera ragionata e selettiva, con l’obiettivo di armonizzare la normativa regionale sull’edilizia con le recenti disposizioni nazionali. Il suo intervento ha riguardato anche le osservazioni del Governo, che aveva criticato il mancato recepimento integrale del decreto da parte della Regione.
Un’adeguata risposta alle esigenze del territorio
Secondo Spanedda, la priorità della Regione è costruire un quadro normativo chiaro e unitario, che possa supportare efficacemente professionisti, cittadini e amministrazioni locali. Questo approccio si basa su una valutazione attenta delle specifiche esigenze della Sardegna, che presenta caratteristiche sociali e ambientali diverse da altre realtà italiane.
Il decreto “Salva Casa” nazionale introduce diverse misure, ma la Regione ha scelto di adottare solo quelle che semplificano realmente la vita dei cittadini e degli uffici tecnici, escludendo invece disposizioni che, per la Sardegna, avrebbero potuto risultare distruttive.
Il nodo della superficie minima degli alloggi
Uno degli aspetti più controversi del Decreto nazionale riguarda la riduzione a 20 metri quadri della superficie minima degli alloggi, una misura che la Regione ha deciso di non recepire integralmente. Spanedda ha spiegato: “L’emergenza abitativa non si risolve con case sempre più piccole, ma con una politica seria e strutturata per l’abitare, che garantisca spazi dignitosi e adeguati”. A sostegno della sua posizione, l’assessore ha annunciato la realizzazione di un video dimostrativo, per far comprendere concretamente cosa significhi vivere in 20 metri quadri, definendo tale misura come un tentativo di costruire “abitazioni poco più grandi di un posto auto”.
Prossimi passi e obiettivi per la Regione
Il disegno di legge regionale sulla materia approderà al Consiglio regionale il 10 giugno, dopo un lungo lavoro di concertazione con i consiglieri della Quarta Commissione Consiliare, per definire un giusto equilibrio tra semplificazione normativa e tutela del territorio. In particolare, Spanedda ha annunciato che la Regione sta lavorando alla redazione di un nuovo Testo Unico dell’Edilizia, che offrirà una sintesi chiara e aggiornata delle normative edilizie in Sardegna, basandosi su principi di qualità urbana, sostenibilità e giustizia sociale.
Un futuro di scelte responsabili
“La casa non può diventare un contenitore standard da comprimere all’infinito,” ha concluso l’assessore Spanedda, evidenziando che “il diritto all’abitare si difende con scelte responsabili, visione e rispetto della dignità delle persone”. La Regione, quindi, intende affrontare la sfida dell’emergenza abitativa con una visione più equilibrata e sostenibile, che consideri la qualità della vita e la dignità degli abitanti.