Parla di opportunità di rebranding per avere maggiore visibilità a livello internazionale, Aeroitalia, che però valuta la possibilità di un ricorso in Cassazione di fronte alla sentenza del Tribunale di Roma che accoglie l’istanza presentata da ITA Airways, obbligando la compagnia sarda a cambiare logo, marchio e nome, per evitare confusione tra i vettori.
Un obbligo perentorio, tanto che già dal prossimo anno Aeroitalia non potrà più vendere biglietti utilizzando questo nome, avendo accolto il giudizio cautelare di ITA Airways.
Per i giudizi, Aeroitalia ha utilizzato logo, marchio e nome troppo simile a quello dell’ex compagnia di bandiera italiana, Alitalia, che era stato acquistato da ITA nel 2021 per 90 milioni di euro.
Un colpo, in realtà, per Aeroitalia. Che continua a ritenere infondato e strumentare l’azione legale promossa da ITA. Il riposizionamento d’immagine, infatti, richiede tempo. E comunque spese iniziali molto consistenti.
Una doccia gelata che arriva all’inizio della stagione estiva. E che costringerà Aeroitalia, presumibilmente, a giocare due diverse partite.