Tre cittadini algerini arrestati a Cagliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

La Polizia di Stato smaschera un traffico di migranti con un'operazione coordinata

La Polizia di Stato di Cagliari ha arrestato tre cittadini algerini, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli indagati sono accusati di aver abbandonato in mare 10 migranti a bordo di un’imbarcazione alla deriva, durante una traversata dalla città algerina di Annaba verso le coste del Sulcis, in Sardegna. L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile di Cagliari con il supporto di Frontex, ha svelato un episodio che sottolinea i pericoli legati ai traffici illegali nel Mediterraneo.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, i tre arrestati avrebbero lasciato i migranti in balia del mare, dopo che uno dei due natanti su cui viaggiavano si è guastato a circa 70 miglia dalla costa algerina. In seguito al guasto, due dei sospetti avrebbero minacciato i passeggeri con un coltello, abbandonando il mezzo in panne e continuando il viaggio con l’altro natante, lasciando 10 persone senza alcuna possibilità di soccorso. L’altro natante è stato recuperato, ma i migranti sono rimasti abbandonati in mare.

La Polizia ha fatto luce su quanto accaduto grazie alle indagini coordinate con le forze internazionali, e i tre arrestati sono stati rintracciati successivamente a Cagliari, dopo che erano riusciti a fuggire dal centro di accoglienza di Monastir, dove erano stati inizialmente trasferiti dopo lo sbarco. Le ricerche dei migranti dispersi, attualmente in corso da parte della Capitaneria di Porto, non hanno ancora dato esito positivo.

Gli altri sbarchi, avvenuti nello stesso fine settimana, hanno portato circa 200 persone sulle coste sud-occidentali della Sardegna. Un ulteriore arresto riguarda un cittadino algerino accusato di violazione del divieto di reingresso in Italia, un provvedimento emesso in precedenza dal Questore.

I migranti che sono riusciti ad arrivare a Teulada e nei centri limitrofi sono stati trasferiti al centro di primo soccorso di Monastir, dove sono stati sottoposti ai controlli sanitari e alle procedure di identificazione da parte delle autorità competenti.

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