Il mancato raggiungimento del quorum nei cinque referendum indetti il 9 giugno 2025 ha suscitato reazioni politiche, con Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia, che ha commentato duramente il fallimento della consultazione. Secondo Cappellacci, l’iniziativa promossa dal Partito Democratico (PD) e dalla sua segretaria Elly Schlein, che aveva tentato di trasformare il referendum in una sfida politica contro il governo, è stata una “sonora bocciatura”.
“Un tentativo strumentale e ideologico”
Cappellacci ha accusato Schlein di aver subordinato temi delicati e di grande rilevanza sociale a fini politici, utilizzando la consultazione referendaria come uno strumento per fare opposizione al governo. “Gli italiani non si sono prestati a questa operazione”, ha dichiarato, sottolineando la maturità degli elettori che hanno dimostrato di saper distinguere tra “impegno civile e propaganda di partito”.
Per il deputato di Forza Italia, il fallimento del tentativo referendario è sintomatico di una sinistra “scollegata dai cittadini” e incapace di proporre soluzioni concrete. In contrasto con l’operato del centrodestra, Cappellacci ha evidenziato che il PD si è rifugiato in “iniziative ideologiche e inutili”, riducendo gli strumenti della democrazia diretta a “campagne pretestuose”.
Il richiamo alla responsabilità del centrosinistra
Il parlamentare ha poi esortato il PD ad “accettare la realtà”, ricordando che la credibilità politica si costruisce attraverso contenuti concreti e proposte serie, non attraverso “tentativi di forzare la mano alla volontà popolare” con calcoli di opposizione. Il centrodestra, ha concluso, continuerà a lavorare per il bene del Paese e per l’Italia reale, lontano dai “teatrini politici”.
Secondo Cappellacci, quello che doveva essere un segnale di forza per il PD e per la sua segretaria Elly Schlein si è trasformato invece in un “fallimento politico” che ha ulteriormente minato la credibilità della sinistra agli occhi degli elettori italiani.