Ieri, nei locali di Sa Manifattura a Cagliari, sono stati presentati i risultati della manifestazione di interesse pubblicata da Sardegna Ricerche, finalizzata a coinvolgere le aziende sarde nello sviluppo delle Key Enabling Technologies (tecnologie abilitanti) per il progetto Einstein Telescope (ET). Questo progetto, che prevede la costruzione di una grande infrastruttura di ricerca, ha suscitato un forte interesse da parte delle imprese locali.
In apertura dell’evento, sono intervenuti il vicepresidente della Regione e assessore alla programmazione, Giuseppe Meloni, la direttrice generale di Sardegna Ricerche, Carmen Atzori, e il direttore della sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Alessandro Cardini. Tra gli altri, sono seguiti gli interventi di Mara Mangia e Cesare Mou (Sardegna Ricerche), Michele Punturo (INFN), Fabio Tore (Centro Regionale di Programmazione – CRP), e Massimo Carpinelli (amministratore unico del CRS4).
Il numero di manifestazioni di interesse ricevute è stato decisamente positivo, con 91 proposte da 78 operatori economici distinti, provenienti principalmente dalle province di Cagliari (26), Nuoro (25) e Sassari (20). Le manifestazioni sono arrivate anche da altre regioni, con tre proposte da aziende innovative fuori dalla Sardegna.
Giuseppe Meloni ha sottolineato l’importanza di questa risposta, affermando che il grande successo della manifestazione di interesse è «un segnale forte che dimostra quanto il nostro tessuto produttivo sia pronto a cogliere la sfida dell’innovazione e a collaborare con il mondo della grande ricerca scientifica». Meloni ha poi aggiunto che il progetto ET rappresenta «una vera e propria trasformazione culturale, economica e sociale» per la Sardegna, con l’obiettivo di attrarre investimenti, creare occupazione qualificata, e rafforzare la posizione dell’isola a livello internazionale. «Le imprese non devono essere spettatrici, ma co-protagoniste», ha dichiarato il vicepresidente, indicando il futuro impegno verso nuovi bandi, investimenti in formazione, digitalizzazione e strumenti per l’innovazione applicata.
Carmen Atzori ha invece evidenziato come la partecipazione delle piccole e specializzate imprese dimostri la vitalità tecnologica della Sardegna, un aspetto che sarà ulteriormente potenziato attraverso strumenti mirati come il PR FESR 2021-2027. Secondo Atzori, «questo è solo il primo passo per costruire un ecosistema regionale capace di contribuire concretamente allo sviluppo della futura infrastruttura e di coglierne appieno le potenzialità di crescita e trasformazione».
Alessandro Cardini, rappresentante dell’INFN, ha sottolineato come la realizzazione dell’Einstein Telescope in Sardegna non rappresenti solo un’opportunità scientifica, ma anche una grande occasione per le aziende locali. «Il numero e la qualità delle manifestazioni di interesse ricevute confermano l’elevato interesse che il progetto ha saputo generare», ha dichiarato Cardini, sottolineando la collaborazione tra INFN, Regione Sardegna e Sardegna Ricerche.
L’evento ha anche offerto un’opportunità per approfondire le traiettorie tecnologiche legate al progetto Einstein Telescope e per favorire il confronto diretto con le imprese partecipanti, con l’obiettivo di espandere la partecipazione a nuove realtà imprenditoriali. Inoltre, è stato sottolineato come la realtà virtuale, l’intelligenza artificiale e il monitoraggio ambientale siano stati tra i settori con il maggior numero di proposte.
Massimo Carpinelli, amministratore del CRS4, ha ricordato l’importanza della collaborazione tra ricerca e imprese, evidenziando come il CRS4 possa supportare le aziende sarde nella realizzazione dell’Einstein Telescope, mettendo a disposizione la propria infrastruttura tecnologica.