È stato nuovamente arrestato nella giornata odierna un uomo di 42 anni, residente nel quartiere San Michele a Cagliari, già noto alle forze dell’ordine, in seguito alla revoca della misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. L’uomo era finito in manette lo scorso 4 giugno, assieme a un complice, per il tentato furto aggravato di una cassa automatica per la sosta a pagamento, avvenuto in piena notte nel centro cittadino.
Il provvedimento di revoca è stato disposto dall’Ufficio di Sorveglianza di Cagliari, che ha accolto la segnalazione presentata dai Carabinieri della Stazione di Sant’Avendrace, a seguito delle ripetute violazioni delle prescrizioni imposte durante il periodo di affidamento. Il soggetto, già condannato per una rapina commessa nella provincia di Cagliari, era stato ammesso nel 2023 a una misura alternativa alla detenzione, usufruendo della possibilità di scontare la pena svolgendo attività presso i servizi sociali.
L’arresto è avvenuto questa mattina presso la sua abitazione: i militari, dopo aver completato le formalità di rito, lo hanno trasferito nella casa circondariale di Uta, dove dovrà ora scontare una pena residua di nove mesi.
L’episodio che ha determinato il ritorno in carcere dell’uomo risale alla notte del 4 giugno, quando, insieme a un altro individuo, avrebbe tentato di forzare un parcometro automatico nel centro di Cagliari. L’intervento delle forze dell’ordine ha permesso di bloccare i due sul posto, impedendo la riuscita del colpo e avviando immediatamente il procedimento penale a loro carico.
La vicenda riaccende l’attenzione sull’efficacia e i limiti delle misure alternative alla detenzione, soprattutto nei casi di recidiva o in presenza di precedenti penali rilevanti. Secondo gli inquirenti, le numerose violazioni degli obblighi comportamentali avrebbero evidenziato l’incompatibilità del soggetto con il regime di affidamento, rendendo necessario il ritorno in carcere.
Le autorità giudiziarie e i Carabinieri hanno confermato che proseguiranno i controlli per verificare il rispetto delle misure restrittive e alternative, anche allo scopo di prevenire nuovi episodi di microcriminalità nelle aree urbane.