Sono trascorsi nove giorni dal tragico ritrovamento del corpo senza vita di Mariano Olla, il sedicenne di Sestu scomparso in mare dopo una festa sulla spiaggia di Su Siccu, a Cagliari. A scoprire il cadavere sono stati alcuni pescatori, intorno alle 7 del mattino di sabato scorso, poco lontano dal punto dove il giovane era stato visto entrare in acqua e mai più riemergere. Ora, mentre la comunità sarda è ancora sotto shock, le indagini si concentrano su possibili responsabilità legate all’omissione di soccorso e alla morte come conseguenza di altro reato.
Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, Mariano non aveva informato né il padre, con cui viveva, né i suoi amici storici, della partecipazione a quella festa notturna, convocata tramite messaggi e storie sui social, e frequentata da decine di giovani. Al padre aveva detto che avrebbe dormito dal suo migliore amico. In realtà, si era lasciato trascinare verso un evento che si è rivelato fatale.
Il punto centrale dell’inchiesta ruota attorno a un interrogativo cruciale: Mariano si sarebbe potuto salvare, se solo qualcuno avesse dato l’allarme in tempo? Secondo quanto emerge, il ragazzo sarebbe entrato in acqua da solo o forse spinto a farlo da altri, in condizioni ancora da chiarire. Nessuno, quella notte, avrebbe chiesto aiuto o contattato i soccorsi, lasciandolo in balia delle onde e poi scomparendo nel silenzio.
Le ipotesi della Procura sono pesanti: si parla di omissione di soccorso e si valuta la possibilità che il ragazzo sia stato indotto ad assumere sostanze, di cui si attendono conferme dagli esami tossicologici in corso. L’obiettivo è stabilire se qualcuno abbia contribuito, direttamente o indirettamente, alla morte di Mariano, non solo lasciandolo solo, ma anche favorendo un contesto di pericolo estremo.
L’inchiesta è complicata da un clima di omertà e reticenza. Gli investigatori si sono trovati davanti a un muro di silenzi: molti partecipanti alla festa hanno preferito non parlare, altri hanno fornito versioni frammentarie o imprecise. Nonostante questo, le ultime ore della serata sono state ricostruite quasi minuto per minuto, grazie a testimonianze incrociate, riprese video e tracciamenti digitali. Il cerchio si stringe attorno a un gruppo ristretto di persone che avrebbero avuto un ruolo nella catena di eventi che ha portato alla tragedia.
Mariano Olla era un ragazzo riservato, conosciuto e benvoluto nel suo ambiente. La sua scomparsa e la successiva scoperta del corpo hanno provocato profondo dolore a Sestu e Cagliari, con centinaia di messaggi di cordoglio, ma anche rabbia per un decesso che appare, giorno dopo giorno, sempre meno come una tragica fatalità e sempre più come una morte evitabile.
Nel frattempo, la magistratura prosegue le indagini per identificare chi era presente, chi ha visto, chi ha taciuto. Ogni dettaglio sarà fondamentale per ricostruire le responsabilità e fare giustizia per un ragazzo che non doveva morire così, da solo, nel silenzio di una spiaggia.