Tonno surgelato privo di tracciabilità: sequestro e maxi multa a Olbia

Fermato un furgone nella zona industriale: trasportava pesce destinato a un ristorante della Costa Smeralda, senza etichette né certificazioni sanitarie

polizia

Controlli stradali e sicurezza alimentare si intrecciano nell’intervento condotto nei giorni scorsi dagli agenti della Polizia Stradale di Sassari – Distaccamento di Olbia, che durante un’operazione di perlustrazione nella zona industriale della città, hanno intercettato un furgone isotermico con un carico anomalo di tonno surgelato.

Durante l’ispezione del vano refrigerato, i poliziotti hanno notato alcune cassette di polistirolo sigillate e prive di qualunque etichettatura, recanti soltanto una generica scritta a mano: “ristorante”. Il dettaglio ha immediatamente destato sospetti negli agenti, che hanno proceduto a un controllo più approfondito del contenuto.

All’interno sono state rinvenute numerose confezioni sottovuoto di tonno, anch’esse prive di indicazioni obbligatorie su origine, conservazione, data di scadenza e lotti di produzione. Unico elemento presente: la parola “TONNO” scritta a pennarello, senza alcuna informazione utile per garantirne la tracciabilità. Il pesce era destinato – secondo quanto emerso dalle verifiche – a un noto ristorante della Costa Smeralda.

In collaborazione con la Capitaneria di Porto di Olbia, gli agenti hanno accertato che il tonno trasportato non era conforme alla normativa vigente in materia di sicurezza alimentare. L’assenza totale di tracciabilità lo rendeva non idoneo al consumo umano, in violazione dei regolamenti europei e nazionali che regolano la filiera del pescato.

Il carico è stato posto sotto sequestro amministrativo e destinato allo smaltimento da parte di una ditta specializzata, mentre al trasportatore, un cittadino residente a Milano, è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro.

L’operazione sottolinea ancora una volta l’importanza dei controlli su strada come presidio di legalità anche nel settore alimentare. L’azione congiunta tra Polizia Stradale e Capitaneria di Porto ha impedito che prodotti potenzialmente pericolosi finissero nei piatti di ignari clienti di un ristorante d’élite, dimostrando quanto sia fondamentale monitorare ogni anello della catena distributiva, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso turistico.

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