Cagliari compie un passo significativo verso l’assistenza sociosanitaria di prossimità con l’inaugurazione del primo Centro di salute di quartiere, attivo da mercoledì 16 luglio nel rione di Sant’Elia, uno dei territori storicamente più carenti di servizi essenziali.
Il centro, situato in via Schiavazzi, nasce da un progetto sperimentale frutto della collaborazione tra Comune di Cagliari e ASL Cagliari, finanziato con fondi del PON METRO 2014-2020 integrati da risorse comunali. L’iniziativa si propone come modello innovativo di integrazione tra servizi sociali e sanitari, da estendere anche ad altri quartieri cittadini.
“È un punto di partenza – ha dichiarato l’assessora alla Salute Anna Puddu – ma non un punto di arrivo. Vogliamo replicare questa esperienza in altri territori di Cagliari. Il centro contribuirà al miglioramento della qualità della vita e alla rigenerazione sociale di Sant’Elia”.
Alla cerimonia di apertura hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi, il commissario straordinario della ASL di Cagliari Aldo Atzori, oltre a numerosi residenti. Il centro sarà gestito da un’équipe multidisciplinare composta da medici, infermieri, psicologi e personale sociale, e nella prima fase offrirà un servizio di accoglienza, ascolto e orientamento, con uno sportello dedicato ai bisogni delle persone.
A partire dalla prossima settimana, le assistenti sociali dell’Ufficio di Città riceveranno nella nuova sede di via Schiavazzi, mentre da settembre entreranno in servizio due medici di medicina generale e un pediatra di libera scelta.
Non solo cure e consulenze: accanto al centro sarà operativo anche un centro per minori, simile a quelli già attivi in altri quartieri, con l’obiettivo di creare uno spazio partecipato e inclusivo per famiglie e giovani. “Benvenute e benvenuti a casa”, ha concluso Puddu, rilanciando l’idea di una sanità di comunità che metta al centro la persona e il territorio.