Cibi lasciati al sole e senza catena del freddo: maxi sequestro nel Torinese

I carabinieri del Nas scoprono uno stoccaggio illecito di alimenti a Vigone: l'indagine si allarga dal caso botulino in Sardegna

Durante una perquisizione effettuata a Vigone, in provincia di Torino, i carabinieri del Nas hanno scoperto un’ingente quantità di alimenti conservati in condizioni gravemente irregolari, molti dei quali esposti direttamente alla luce solare e a temperature elevate. Il blitz è avvenuto in un capannone, dove i militari hanno trovato pacchi di riso, farina, conserve di pomodoro, bottiglie di alcolici e analcolici, parte dei quali erano accatastati all’aperto o addirittura stoccati a bordo di un camion. Il valore complessivo dei prodotti sequestrati si aggira attorno ai 30 mila euro.

Il controllo è scattato nell’ambito di un’indagine più ampia, avviata a seguito del tragico episodio di intossicazione alimentare avvenuto in Sardegna, durante la manifestazione gastronomica Fiesta latina di Monserrato, tenutasi a fine luglio. L’evento ha avuto conseguenze gravissime: una donna di 38 anni, Roberta Pitzalis, ha perso la vita, mentre altre sette persone sono state ricoverate per aver consumato cibo contaminato da botulino.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il sospetto principale degli inquirenti è che la contaminazione possa essere partita dalla salsa guacamole distribuita durante la festa. A organizzare l’evento è stata un’associazione che ha sede proprio a Vigone, lo stesso comune in cui è avvenuto il recente sequestro.

Cristian Gustavo Vincenti, rappresentante legale dell’associazione e già indagato per omicidio colposo, si trova ora anche al centro di nuove accuse per gravi violazioni delle norme igienico-sanitarie. La Procura di Cagliari ritiene che la catena del freddo sia stata completamente ignorata, lasciando alimenti e bevande esposti al calore per lunghi periodi, anche per diversi giorni consecutivi.

Il ritrovamento nel Torinese aggiunge un importante tassello alle indagini, le quali – partite dalla Sardegna – si stanno ora estendendo anche ad altre regioni. L’obiettivo degli inquirenti è chiarire la filiera di gestione, conservazione e distribuzione degli alimenti utilizzati nelle manifestazioni gastronomiche organizzate dall’associazione.

L’intervento del Nas evidenzia ancora una volta l’importanza del rispetto rigoroso delle norme in materia di sicurezza alimentare, soprattutto nel contesto di eventi pubblici. Le indagini sono tuttora in corso, e la Procura ha confermato che sono attese ulteriori verifiche nei prossimi giorni per accertare eventuali responsabilità aggiuntive.

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