Alessandro Sorgia, consigliere regionale della Lega in Sardegna, ha ufficialmente annunciato la sua rottura con il partito, autosospendendosi a causa della mancanza di riscontri e sostegno ricevuti durante la sua attività in consiglio.
Sorgia ha espresso la sua delusione per non aver ricevuto alcun riscontro su decisioni cruciali prese a livello nazionale, tra cui la sua battaglia contro la speculazione energetica, e per il mancato coinvolgimento in importanti scelte, come quella del commissario per l’Autorità portuale. L’episodio, descritto come la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”, ha segnato il punto di rottura con il partito.
Nonostante i suoi ripetuti tentativi di impegnarsi attivamente, Sorgia ha sottolineato che non ha mai ricevuto il supporto sperato da parte dei vertici della Lega. In un post di riflessione, ha dichiarato: “Mi sono reso conto di essere da sempre un corpo estraneo e tale sono rimasto”.
Sorgia ha ribadito di non aver mai preteso di essere apprezzato da tutti, ma ora ha la certezza di essere “indesiderato” o “non accettato” dalla maggior parte dei militanti del partito. Nonostante ciò, ha deciso di non arrendersi e ha promesso di proseguire con il suo impegno per la Sardegna e per i sardi, con o senza il supporto della Lega.
