Muravera ha compiuto un importante passo verso la protezione della salute pubblica, diventando ufficialmente un “paese cardioprotetto” grazie alla donazione di cinque defibrillatori. Gli strumenti salvavita sono stati installati in punti strategici del territorio, come scuole, impianti sportivi, stabilimenti turistici e uffici pubblici. Questa iniziativa rientra nel progetto “Un Cuore per Marco”, promosso da Luciano Podda, referente scientifico del Centro di Rianimazione Cardiopolmonare della Misericordia di Assemini.
L’iniziativa non si limita alla semplice installazione dei dispositivi. Prevede anche corsi formativi per la cittadinanza, con l’obiettivo di insegnare a riconoscere un arresto cardiaco e a effettuare le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP). Inoltre, i partecipanti potranno apprendere l’utilizzo dei defibrillatori e tecniche di primo soccorso, come la disostruzione delle vie aeree e il controllo di emorragie gravi tramite il protocollo Stop the Bleed.
I corsi, che saranno disponibili su richiesta, puntano a sensibilizzare la popolazione e a fornire competenze pratiche per affrontare situazioni di emergenza. L’obiettivo è creare una rete di cittadini formati e pronti a intervenire rapidamente, aumentando così le probabilità di salvare vite umane in caso di arresto cardiaco.
Grazie a questa iniziativa, Muravera diventa un modello di riferimento per altre comunità. La combinazione tra la diffusione di defibrillatori, l’accesso facilitato tramite geolocalizzazione e l’ampia offerta formativa rappresenta un esempio concreto di come le amministrazioni locali possano migliorare la sicurezza e il benessere dei cittadini.