Il decreto sulle aree idonee per la transizione energetica, fondamentale per la pianificazione delle energie rinnovabili, arriva con un ritardo di due anni e mezzo, rallentando le strategie nazionali. Nonostante ciò, la Sardegna ribadisce il proprio impegno nel processo di transizione, come dichiarato dall’assessore dell’Industria Emanuele Cani.
“Il disegno di legge in discussione in Consiglio regionale rappresenta un passo avanti per consentire all’Isola di contribuire in modo adeguato e concreto alla transizione energetica”, ha spiegato l’assessore. Il provvedimento, che potrebbe ottenere il via libera la prossima settimana, mira a colmare il vuoto lasciato dalla mancata revisione del piano energetico regionale, fermo dal 2016.
Il contesto e i ritardi del decreto
Il decreto sulle aree idonee, necessario per individuare le zone in cui sviluppare infrastrutture per le energie rinnovabili, è stato approvato grazie all’intesa raggiunta nella Conferenza Stato-Regioni, ma con un ritardo significativo. Cani ha sottolineato che questo ritardo non è imputabile alla Giunta regionale attuale, ma al mancato adeguamento del piano energetico da parte della precedente amministrazione.
Il piano in fase di revisione rappresenta un elemento cardine per definire strategie energetiche allineate con gli obiettivi nazionali e regionali. “In soli sei mesi, abbiamo fatto più di quanto richiesto, come riconosciuto dal ministro Pichetto”, ha aggiunto Cani, replicando alle dichiarazioni del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica.
Gli obiettivi della Sardegna per la transizione
Con la revisione del piano energetico regionale, la Sardegna punta a:
- Promuovere energie rinnovabili come eolico e fotovoltaico;
- Garantire una pianificazione equilibrata tra sviluppo energetico e tutela ambientale;
- Contribuire agli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni e sostenibilità energetica.
L’assessore ha ribadito l’importanza di procedere con una programmazione chiara e integrata, evitando le incertezze del passato e puntando su un modello di sviluppo energetico in grado di conciliare crescita economica e rispetto per l’ambiente.
La posizione della Sardegna nella transizione energetica
La Sardegna rivendica il proprio ruolo strategico nel processo di transizione, impegnandosi a rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione e sostenibilità. Nonostante i ritardi del decreto, la Regione è pronta a garantire il proprio contributo, dimostrando un approccio proattivo per affrontare le sfide energetiche future.