La mozione di sfiducia contro l’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, è stata respinta dal Consiglio regionale della Sardegna con il sostegno compatto della maggioranza, ma il dibattito ha registrato momenti di forte tensione. L’esponente della Giunta è stato criticato per il proprio operato e per alcune affermazioni ritenute provocatorie nei confronti di consiglieri e giornalisti.
Lo scontro politico
Ad aprire le critiche è stato Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha dichiarato: “Nonostante la stima personale per il medico Bartolazzi, sono convinto che sia inadeguato al ruolo di assessore”. Truzzu ha sottolineato come le dichiarazioni dell’assessore abbiano ulteriormente dimostrato la sua mancanza di tatto politico, definendo “gravissime” alcune sue affermazioni.
Bartolazzi, nel difendere il proprio operato, ha ribattuto con decisione, rimarcando i risultati ottenuti nella lotta alla Blue Tongue e le criticità del sistema sanitario ereditate dalla gestione precedente. In particolare, ha definito l’ospedale oncologico Businco “un ologramma” per la sua inefficienza strutturale, attirandosi nuove critiche da parte dell’opposizione.
L’assessore ha inoltre lanciato una frecciata al quotidiano L’Unione Sarda, accusandolo di essere un “editore di riferimento” per il centrodestra. “Domani mi aspetto un titolo: ‘Da Rombo di Tuono a oracolo della Barbagia’”, ha ironizzato, suscitando ulteriori malumori in Aula.
Dal Movimento 5 Stelle, Roberto Li Gioi ha attaccato la minoranza con una metafora colorita: “Siete come Dracula che sfiducia l’Avis dopo aver tracannato tutto il sangue. Il popolo sardo vi ha già sfiduciato”. La dichiarazione ha provocato la reazione di Gianni Chessa (Forza Italia), che ha chiesto a Li Gioi di ritirare le sue parole, giudicate offensive.