È stata attribuita a un mix letale di droghe e alcol la morte di Zuer Lamouna, un giovane di 20 anni di origini marocchine trovato privo di vita lo scorso fine settimana nella sua abitazione di viale Trento, a Sassari. Gli esami tossicologici preliminari, effettuati durante l’autopsia, hanno rilevato la presenza di cocaina, metadone e alcol nel corpo del ragazzo. Gli accertamenti sono ancora in corso per definire con maggiore precisione le dinamiche che hanno portato al decesso.
La procura di Sassari ha avviato un’indagine e al momento c’è un indagato per il reato di morte come conseguenza di altro delitto. Si tratterebbe della persona sospettata di aver fornito la droga a Zuer Lamouna. Il giovane era stato trovato senza vita nel suo letto, al termine di una serata trascorsa con amici. L’indagine mira a chiarire la provenienza delle sostanze assunte e le responsabilità legate al loro consumo.
La notizia ha scosso profondamente la comunità di Sassari e in particolare gli amici di Zuer Lamouna, conosciuto con il soprannome di “Zuzu”. Nei giorni scorsi, in via Tavolara, è stata organizzata una veglia commemorativa per ricordarlo, durante la quale amici e conoscenti hanno voluto rendere omaggio al suo ricordo in un momento di raccoglimento collettivo.
L’episodio riporta all’attenzione il pericolo rappresentato dall’uso di sostanze stupefacenti, soprattutto quando combinate con alcol. Il mix di droghe e altre sostanze può avere effetti devastanti sul sistema nervoso e cardiovascolare, rendendo essenziale una maggiore sensibilizzazione sui rischi.