La Procura di Cagliari ha disposto la restituzione ai familiari del corpo di Francesca Deidda, la 42enne brutalmente uccisa a martellate nella sua abitazione di San Sperate lo scorso maggio. La decisione è arrivata dopo il deposito ufficiale dei risultati dell’autopsia, un passo necessario per consentire lo svolgimento dei funerali, la cui data sarà fissata nei prossimi giorni.
I dettagli del caso e la confessione
La vicenda risale alla primavera scorsa, quando il corpo di Francesca fu rinvenuto accanto al vecchio ponte romano sulla statale 125, in territorio di San Vito. La scoperta avvenne dopo giorni di ricerche, durante i quali il marito, Igor Sollai, inizialmente aveva dichiarato di non sapere nulla della scomparsa della moglie.
Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dal pm Marco Cocco, Sollai avrebbe ucciso la donna con una serie di colpi di martello, trasportando poi il corpo in un borsone fino al luogo del ritrovamento. Il 22 novembre, dopo mesi di silenzio, Sollai ha confessato il crimine durante un interrogatorio in carcere.
Le accuse e il prossimo passo giudiziario
La Procura ha chiesto per Igor Sollai il giudizio immediato, una procedura che si applica in caso di confessione o di prove schiaccianti, e punta a formulare in aula la richiesta dell’ergastolo. La difesa, dal canto suo, sostiene che il delitto non sia stato premeditato, tesi che verrà dibattuta durante il processo.
Il 43enne si trova attualmente detenuto nel carcere di Uta con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.