Un 45enne di Sassari è stato rinviato a giudizio per atti persecutori nei confronti della sua ex compagna, una 36enne che lo aveva già denunciato diverse volte. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal gup Gian Paolo Piana, che ha disposto il processo per l’uomo.
Le accuse: minacce, pedinamenti e diffamazione
Secondo le ricostruzioni, l’uomo avrebbe insultato pubblicamente la donna, inviandole messaggi con ingiurie e minacce, tra cui la frase inquietante: «Qualcuno si farà male e non sarò io».
Tra gli episodi contestati:
- Pedinamenti e tentativi di contatto forzato, spesso intercettandola sotto casa.
- Aggressioni verbali e tentativi di strapparle il guinzaglio del cane.
- Messaggi intimidatori e insulti reiterati.
- Un episodio dell’aprile 2023, in cui si sarebbe recato a casa della donna per un chiarimento e, in preda alla disperazione, si sarebbe puntato una scacciacani alla tempia minacciando il suicidio.
Un passato di denunce
La vittima ha presentato circa dieci querele contro il 45enne, che nonostante le misure cautelari avrebbe continuato a perseguitarla, anche cercando contatti attraverso terze persone.
L’assoluzione per la violazione del divieto di avvicinamento
Nel frattempo, ieri il Tribunale di Sassari ha assolto l’uomo dall’accusa di violazione del divieto di avvicinamento, ritenendo che il fatto non sussistesse.
Il processo
La donna è assistita dall’avvocata Geltrude Carroni, mentre l’imputato è difeso dall’avvocata Gelsomina Sole. Il procedimento giudiziario per stalking proseguirà nelle prossime udienze.