Solanas, stop ai parcheggi a pagamento: decreto ministeriale blocca il progetto per l’estate 2025

Maggioranza e opposizione chiedono una nuova fase di confronto: “Ora serve trasparenza e partecipazione”

La stagione balneare 2025 a Solanas inizierà senza parcheggi a pagamento. Il progetto promosso dall’amministrazione comunale è stato sospeso a causa di un decreto ministeriale emesso lo scorso dicembre, che ha imposto una revisione delle normative relative alla gestione degli stalli a pagamento. La notizia è ufficiale e ha posto un freno all’iter avviato dal Comune, rinviando ogni discussione all’anno prossimo.

La questione ha alimentato a lungo il dibattito politico nel consiglio comunale di Sinnai, con l’opposizione più volte contraria al modulo proposto dalla giunta. Tuttavia, il decreto nazionale ha superato le divergenze locali, imponendo uno stop che ora viene visto da entrambe le parti come un’opportunità per ripensare l’intero progetto.

Il gruppo consiliare “Sinnai Libera” ha colto l’occasione per chiedere una nuova fase politica, fondata su confronto e condivisione: «Questo progetto non può andare avanti così com’è stato concepito», si legge nella nota ufficiale. Il gruppo propone ora il ritiro formale della Delibera 103 e l’avvio di un dialogo aperto tra maggioranza, opposizione e cittadini, per individuare soluzioni più eque ed efficaci per la gestione della sosta nel borgo marino di Solanas.

L’assessore competente, durante l’ultima seduta consiliare, ha sottolineato la necessità di collaborazione, evidenziando come questa pausa forzata possa diventare una risorsa utile per ripartire con criteri più trasparenti, sostenibili e condivisi.

Il progetto originario, che prevedeva l’introduzione di parcheggi a pagamento nelle zone a maggiore afflusso turistico del litorale, era stato contestato sia per l’impatto economico sui residenti che per le modalità con cui era stato definito e approvato.

Ora, la sospensione offre una finestra temporale utile per ridefinire le priorità della località turistica, mettendo al centro esigenze del territorio, tutela dell’ambiente e accessibilità. Il prossimo passo potrebbe essere l’istituzione di un tavolo tecnico partecipato, per ripensare la mobilità e i servizi in vista dell’estate 2026.

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