Al centro di un acceso dibattito politico e giudiziario, Alessandra Todde ribadisce la piena legittimità del suo operato e annuncia ricorso contro la sentenza che ne ha disposto ieri la decadenza. In una dichiarazione pubblicata ieri via social, sulla sua pagina Facebook, la Presidente della Regione Sardegna difende con fermezza la correttezza delle procedure adottate e la trasparenza delle attività svolte dal suo comitato elettorale.
“Noi rispettiamo il ruolo dei giudici e le loro decisioni, anche quando non le condividiamo, come in questo caso. ” ha scritto ieri la Presidente Todde, specificando che lo Stato di diritto garantisce il diritto alla difesa nel processo, non dal processo. Una distinzione netta che si contrappone, secondo la Presidente, a chi “sceglie lo scontro con la magistratura”.
Il cuore della contestazione riguarda le modalità di rendicontazione delle spese elettorali, che secondo la sentenza avrebbero dovuto essere presentate personalmente dalla Presidente e non attraverso il comitato. Ma Todde ribatte di “non aver personalmente speso nulla”, sottolineando che il Comitato ha ricevuto i contributi e ha gestito le spese. A suo avviso, la decisione del tribunale interpreta in modo eccessivamente formale un aspetto tecnico, senza tenere conto della sostanza: la trasparenza è stata garantita, come confermato sia dalla Corte dei Conti che dalla Procura di Cagliari.
Il punto più contestato riguarda la proporzionalità della sanzione, giudicata eccessiva rispetto all’infrazione. La decadenza dell’intero Consiglio regionale, secondo Todde, è una misura sproporzionata, fondata su passaggi che lei definisce “incongruenti e paradossali”.
Nonostante gli attacchi politici – soprattutto da parte del centrodestra, che invoca le dimissioni della Presidente, la Presidente Todde assicura di voler portare avanti il mandato affidatole dagli elettori: “Sono nel pieno delle mie funzioni e intendo onorarle fino in fondo”, ha dichiarato, confermando la convocazione di due giunte nei prossimi giorni e un’agenda fitta di incontri sul territorio, incluso un appuntamento a Tortolì con gli studenti.
La Todde ha rimarcato ” noi abbiamo sempre continuato a lavorare nell’interesse della Sardegna e continueremo a farlo”, ed ha aggiunto, lanciando un’accusa politica alla destra, colpevole, secondo lei, di voler “tornare a mettere le mani nella gestione della Regione”.
Il nodo ora si sposta sul Consiglio Regionale, che secondo la sentenza ha l’ultima parola sulla decadenza. Nel frattempo, Todde conferma la linea: “La battaglia si combatte nei tribunali, e lì la combatteremo.”
Nel frattempo, oggi, ha nuovamente affidato ai social, alla sua pagina facebook, il video con la sua dichiarazione in Conferenza Stampa a Villa Devoto.