Il progetto di fusione degli aeroporti sardi continua a sollevare polemiche. La governatrice Alessandra Todde ha espresso l’interesse della Regione Sardegna a partecipare alla holding con F2i e la Camera di Commercio di Cagliari, con una quota minima del 5%. Questo interesse ha spostato il dibattito in Consiglio regionale, dove è in discussione una variazione di bilancio che prevede uno stanziamento di 30 milioni di euro per l’operazione.
L’opposizione ha fortemente criticato questa variazione di bilancio, definendo lo stanziamento di 30 milioni di euro come un “comma alquanto misterioso e occulto” che non specifica chiaramente il suo scopo. Fausto Piga, vice capogruppo di Fratelli d’Italia, ha chiesto maggiore trasparenza: “Quello che noi chiediamo è che le intenzioni siano messe nero su bianco, in documenti ufficiali”.
L’assessore al Bilancio Giuseppe Meloni ha risposto alle critiche spiegando che l’operazione è ancora eventuale: “Abbiamo previsto un accantonamento pari a 30 milioni, frutto di una valutazione fatta su una prima stima del valore degli aeroporti sardi”. Meloni ha sottolineato che la Regione si sta preparando ad una possibile partecipazione, tenendo conto di tutti i pronunciamenti delle autorità giudiziarie e delle normative relative agli interventi degli enti pubblici.
Alcuni sostengono che non ci sia urgenza di stanziare i 30 milioni di euro, considerando le attuali emergenze della Sardegna. Umberto Ticca, capogruppo dei Riformatori, ha sottolineato: “Noi contestiamo le tempistiche. In un momento in cui la variazione di bilancio deve rispondere principalmente all’emergenza della Sardegna, crediamo che stanziare sia i soldi per l’acquisizione che i soldi per lo studio di fattibilità di un’operazione come questa sia un controsenso”.