Di fronte alla grave carenza di medici in Sardegna, il comitato Sos Barbagia Mandrolisai propone una soluzione concreta: rendere operativa la convenzione con i professionisti cubani. Gli attivisti per la sanità pubblica, che rappresentano un’area profondamente colpita dalla crisi sanitaria, vedono questa collaborazione come un’opportunità per alleviare la pressione su un sistema al collasso, che necessiterebbe di una riforma strutturale ma che non può essere gestito in un continuo stato di emergenza.
Il comitato ha rilanciato la propria posizione con una lettera indirizzata alla presidente della Regione Sardegna, all’assessore della Sanità e al Consiglio regionale. Nella missiva, si chiede di attuare la convenzione con lo Stato di Cuba, già approvata in maniera bipartisan nella scorsa legislatura, ma non ancora operativa. Gli attivisti, che insieme ai sindaci avevano spinto per questa iniziativa, ricordano i successi ottenuti in altre regioni italiane, come la Calabria, dove i medici cubani hanno dimostrato professionalità ed efficienza, inserendosi perfettamente nelle strutture ospedaliere locali.
Il comitato sottolinea che i tempi della politica devono adattarsi alle esigenze dei cittadini, e non viceversa, come purtroppo accade ormai da anni. Se le risposte da parte delle istituzioni non arriveranno, gli attivisti sono pronti a intensificare le loro proteste e portare la loro voce direttamente a Cagliari.