Con una decisione improvvisa, tre medici e nove infermieri del reparto di Ortopedia e microchirurgia della ASL di Cagliari sono stati destinati a trasferirsi all’Arnas Brotzu. Questa mossa, determinata da una delibera dell’ASL, ha scatenato la reazione immediata del sindacato Nursind, che non ha esitato a denunciare la mancanza di consultazione con il personale coinvolto.
Fabrizio Anedda, coordinatore regionale di Nursind, ha espresso forte preoccupazione per le implicazioni di tale decisione, non solo per i lavoratori ma anche per l’intera comunità: “Ci troviamo di fronte a una situazione che potrebbe avere serie ricadute sulla salute dei cittadini. È inaccettabile che si proceda senza un adeguato dialogo con i diretti interessati.” In risposta, i sindacati hanno prontamente sollevato la questione con Prefettura e Regione, richiedendo un intervento per tutelare i diritti dei lavoratori.
L’stato di agitazione è stato dichiarato e, se non si raggiungerà un accordo soddisfacente entro il prossimo incontro previsto per mercoledì 17 aprile, il personale sanitario potrebbe procedere con uno sciopero. Il sindacato insiste sulla necessità di espletare il tentativo obbligatorio di conciliazione e raffreddamento per evitare ulteriori tensioni e trovare una soluzione equa.
La decisione di trasferire una parte così significativa del personale ha sollevato numerosi interrogativi sulla capacità dell’ospedale di continuare a fornire servizi efficienti e tempestivi. “L’integrità del servizio di ortopedia è a rischio,” aggiunge Anedda, sottolineando come il trasferimento non solo destabilizzi il personale ma minacci anche la qualità dell’assistenza al paziente.
Il sindacato Nursind, determinato a difendere i diritti dei lavoratori, si prepara a una battaglia che potrebbe avere ampie ripercussioni sul sistema sanitario regionale. La situazione rimane tesa e la comunità attende risposte concrete che possano placare le crescenti preoccupazioni.