Antonio Auriemma, 27 anni, un tempo considerato una promettente stella nei ranghi giovanili del Cagliari e Olbia, è ora al centro di gravi accuse che hanno scosso la comunità sportiva e locale. L’ex calciatore è attualmente agli arresti domiciliari, dopo essere stato denunciato per atti di persecuzione che includono stalking, tentata estorsione e sequestro di persona.

La vicenda ha preso una piega drammatica quando una ragazza ha denunciato Auriemma per una serie di comportamenti oppressivi e minacciosi. Questi episodi includono minacce, scenate di gelosia e una costante pressione attraverso un flusso incessante di messaggi. Uno degli episodi più allarmanti descritti nell’accusa include il momento in cui Auriemma avrebbe chiuso la ragazza in una stanza per due ore, tentando di costringerla a non interrompere la loro relazione, un gesto che ha portato all’accusa di sequestro di persona.

Il caso è aggravato dalla minaccia di divulgare video intimi, che ha costretto la ragazza a trascorrere tre notti con lui sotto costrizione. Questi dettagli emergono in un momento particolarmente delicato per l’ex calciatore, che in passato, nel 2017, era già stato querelato da un’altra ex fidanzata per comportamenti abusivi che includevano maltrattamenti, lesioni e minacce.

L’udienza di oggi davanti al giudice del Tribunale di Cagliari vedrà Auriemma rispondere a queste gravi accuse. Il pubblico ministero Daniele Caria, che ha richiesto la misura cautelare, punta a una ricostruzione dettagliata degli eventi basata su testimonianze e prove raccolte dagli investigatori.

Nell’ultima operazione, la polizia ha perquisito l’abitazione di Auriemma, trovando un coltello con una lama di 20 centimetri nell’auto dello sportivo, elemento che aggiunge gravità al suo profilo accusatorio.