Il Consiglio Comunale di Cagliari ha dato il via libera a un nuovo piano di risanamento acustico che mira a mettere un freno alla cosiddetta “malamovida”, il fenomeno della movida notturna che disturba la quiete pubblica, in particolare nel quartiere della Marina. Le nuove normative prevedono una restrizione delle consumazioni all’aperto, con uno stop alle somministrazioni dalle ore 3:00 all’1:00 durante il fine settimana (e fino alle 24:00 negli altri giorni), nonché una riduzione sia della capienza dei locali che del numero di tavolini esterni.
Queste misure hanno scatenato una forte opposizione sia tra i proprietari dei locali notturni, preoccupati per le potenziali perdite economiche, sia tra i comitati di residenti del centro storico, che ritengono le azioni intraprese troppo indulgenti e richiedono regolamenti più stringenti. La discordia si estende al punto da ventilare possibili ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) da entrambe le parti.
Nonostante le controversie, Pierluigi Mannino, presidente della commissione comunale per le Attività produttive, vede nel piano approvato un importante “primo passo” verso il riequilibrio tra i diritti dei residenti e le esigenze delle attività commerciali. Mannino sottolinea l’importanza dell’emendamento che introduce un tavolo interassessoriale e l’approvazione di un ordine del giorno al termine del dibattito, come segnali di un impegno verso miglioramenti futuri.
Le ordinanze specifiche e le nuove concessioni di suolo pubblico che metteranno in pratica le restrizioni sono attese con ansia sia dai sostenitori che dai critici del piano, segnando un momento critico nel tentativo di bilanciare vita notturna e quiete pubblica nella città di Cagliari.