La provincia di Cagliari tra le prime posizioni in Italia per dei nuovi occupati dopo il Covid. In base all’elaborazione effettuata dalla Cgia di Mestre, a front dei 160.500 occupati ufficiali del 2019 nell’ultimo anno se ne contano 163.200. Un incremento di 12.400 posti di lavoro che segna un +7,7% percentuale, all’undicesimo posto nella classifica nazionale, che vede una media di appena il +2%.
Nonostante il risultato del Cagliaritano la Sardegna è in fondo alla classifica nazionale (peggio fa solo il Molise). Nell’isola si contano rispetto al periodo pre Covid 5mila occupati in meno, con una contrazione dello 0,9%. Passando da 582mila occupati a 577mila. Nell’ultimo anno, però, con 11mila contratti in più si è avuto un importante scatto in avanti (+1,9%).
In tutta Italia dal 2019 al 2023 si registrano 471mila occupati in più. Nel 2023 la platea degli occupati in Italia ha toccato i 23,6 milioni di unità. Dei nuovi posti di lavoro rispetto al periodo pre-Covid, 213mila hanno interessato il Mezzogiorno, che ha registrato l’incremento percentuale più elevato del Paese (+3,5%).
Le previsioni della Cgia di Mestre, inoltre, dicono che lo stock complessivo degli occupati è destinato a crescere ulteriormente, sfiorando i 24 milioni di addetti entro il 2025.
Sempre nel 2023 è stata raggiunta una incidenza dell’84% di coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato (15,57 milioni su 18,54 milioni) sul totale dei lavoratori dipendenti. Se si confronta il numero di lavoratori dipendenti del 2023 con il posto fisso sempre con lo stesso dato del periodo pre-pandemico, l’aumento è stato di 742 mila unità (+5%).
Si richiede soprattutto personale altamente specializzato/qualificato: è aumentato nell’ultimo anno del 5,8% (+464 mila unità), pari al 96,5% dei nuovi posti di lavoro creati nel 2023. Rispetto al 2019 la variazione rimane positiva (+2,3%), ma più contenuta rispetto all’anno precedente (+192 mila) con una incidenza del 40,7% sui nuovi posti di lavoro creati in questo ultimo quadriennio.